ALLA SAGRA MANCANO

MORTARA 29 SETTEMBRE 2024

La Sagra del Salame d’oca di Mortara si tiene, ogni anno, l’ultima domenica di settembre. Nel 2024 è la sua 57esima edizione.

L’evento è riuscito ad imporsi come uno dei principali appuntamenti nel calendario delle manifestazioni della Lombardia e non solo. Questo grazie all’ente organizzatore, il Comitato Sagra, che ha mantenuto intatto lo spirito iniziale della manifestazione, apportando ogni anno novità in grado di attirare turisti e buongustai.
Da visitare O…che Bontà, il salone dell’oca e dei sapori dove è possibile assaggiare un’ottima varietà di prodotti d’oca e i De.c.o, accompagnati dal meglio della produzione del territorio. L’appuntamento si tiene in piazza Monsignor Dughera (di fronte alla chiesa di San Lorenzo), dal venerdì alla domenica.

Nel fine settimana è possibile visitare la Mostra Provinciale del Palmipede, uno degli eventi simbolo della sagra con una esposizione di oltre 200 esemplari di oche, delle razze più rare e particolari del mondo.

Come poi non farsi affascinare dall’esibizione degli Sbandieratori Città di Mortara, dal corteo storico e dal Palio tra le contrade che conducono i visitatori a rivivere la storia rinascimentale della città, terra di caccia del duca di Milano Ludovico “il Moro” Sforza e della sua dama Beatrice d’Este, che, al pari del marito, non disdegnava cavalcare nelle campagne attorno alla città.

Nell’ultimo fine settimana di settembre, Mortara diventa così una meta imperdibile per chi voglia fare festa, gustando prodotti tipici “Made in Lomellina”. Un appuntamento ricco di sorprese, che è stato ben condensato dallo slogan “Mortara città dell’Oca”.

Siamo a Mortara, nel cuore della Lomellina che lavora, che suda e ci crede, terra di contadini in cui le tradizioni fanno tutt’uno con l’imprenditoria di razza più avanzata. Incorniciata dalla quiete delle risaie lomelline è facilmente raggiungibile, in treno o in automobile, dalle principali città dell’Italia settentrionale, per trascorrere piacevoli giornate tra la bellezza dei suoi monumenti e le prelibatezze della sua tradizione gastronomica. In questo modo storia e buona tavola si fondono in una sola realtà. Già capoluogo della Provincia di Lomellina dal 1818 all’unità nazionale, è oggi centro di prima importanza per il mercato del riso e per le specialità a base d’oca.

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